La firma del contratto

Racconto di pura Fantasia



Dopo quella volta non c'erano state più occasioni, Luca si teneva a debita distanza, le aveva detto che non era sua abitudine intrattenere relazioni sul posto di lavoro e soprattutto relazioni serie e durature.
Simona, a malincuore, aveva digerito la cosa cercando di distrarsi con singoli reclutati in chatt.
Ma quando lo guardava e lavoravano fianco a fianco non poteva smettere di pensare a quanto lo voleva.
Non era abituata a sentirsi dire di no, a non essere al centro dell'attenzione di un uomo, specialmente dopo avergli dimostrato quanto era troia.
Gli eventi, a volte, si mettono a favore.
Una mattina Luca la chiama di buona ora in ufficio.
'Dobbiamo andare qualche giorno a Parigi, il nostro cliente vuole la nostra presenza per concludere un progetto importante. Partiamo nel pomeriggio"
Mi liquida in pochi secondi attaccandosi al telefono.
Due giorni! Insieme! Mattina e sera!
La mia mente è già all'opera, non certo per il progetto che comunque non competerà a me...., ma per fare in modo di averlo nel mio letto!
Vado a casa e preparo una piccola valigia, oltre a qualche vestito sono bene attenta alla lingerie.
Preparo il beauty e via di corsa, ritorno in azienda dove ci aspetta l'autista per accompagnarci all'aeroporto.
Fa già caldo, ho indossato un vestito leggero elegante ma abbastanza corto.
In auto Luca è impegnato al computer, una unica fugace occhiata denota apprezzamento.
Resto così a godermi il panorama dal finestrino con una sensazione di leggera eccitazione e comincio a pensare a come portarlo in camera mia.
Il viaggio è breve, in un paio di ore siamo già diretti all'Hotel.
Ci assegnano due camere sullo stesso piano e con mia sorpresa comunicanti tra loro, divise da un piccolo salotto con annessa cucina.
Abbiamo qualche ora per sistemarci, dobbiamo incontrare il cliente all'orario di cena in un locale molto rinomato di Parigi.
Scelgo un vestito nero, a metà coscia, calze autoreggenti appena velate quasi trasparenti. Scollo importante ma non eccessivo.
Reggiseno intrecciato nero di pelle e culotte abbinate.
Tacco 12. Opto per un rossetto rosso fuoco.
Se non mi apprezza lui comunque voglio gli occhi degli uomini su di me.
Luca mi aspetta giù nella hall dell'Hotel.
Quando mi vede sorride, credo apprezzi.
"Li vuoi tutti ai tuoi piedi stasera? Sei veramente sexy"
Il mio orgoglio fa una capriola, comincio ad eccitarmi, forse intravedo una piccola speranza ma da vera stronza gliela farò pagare.
"Si voglio farmi guardare stasera, voglio essere desiderata, ma ovviamente come bene mi hai fatto capire non da te.... Tu sei inarrivabile"
Mi avvio al taxi dandogli le spalle.
Sento i suoi occhi su di me. Mi raggiunge con passo veloce  e mi apre lo sportello.
Mentre salgo con mia sorpresa mi sfiora.
Che maledetto stronzo! Già sento la figa pulsare....
Per tutto il tragitto mi parla del progetto, guardandomi negli occhi.
Le curve fanno si che le nostre gambe si sfiorino.
Non fa nulla per spostarsi.
Mi sta stuzzicando di nuovo.
Continuo ad annuire, in verità non ho ascoltato nemmeno una parola.
Sto ritornando con  la mente a quel pomeriggio nel suo ufficio.
Mi chiedo quante volte guarda quella poltrona, se ancora si sente il mio odore.
Mi sto eccitando pericolosamente, i capezzoli mi tradiscono.
Mi muovo sul sedile, sono bagnata.
Il suo sguardo mi penetra.
Si lecca impercettibilmente le labbra.
Abbassa lo sguardo sulla scollatura, sui capezzoli turgidi.
Un sorriso maligno mi attraversa le labbra.
Amo farlo eccitare... Far crollare le sue certezze.
Mi appoggio un po di traverso sul sedile del taxi e pianto il mio sguardo dritto sui suoi pantaloni.
È eccitato ed imbarazzato.
Non aspettavo altro.
Arriviamo al ristorante dove il nostro cliente ci stava già aspettando.
Un bel ragazzo, avrà non più di 35 anni, scuro di pelle, direi mulatto.
Un bel sorriso e due occhi sicuri che mi penetrano.
Dallo sguardo capisco che ho fatto centro con il mio abbigliamento.
Alto, sarà sul metro e 90, spalle larghe, gambe muscolose.
Una stretta di mano decisa mi procura una scossa di eccitazione.
Al tavolo comincia una conversazione incentrata sul progetto.
C'è subito molta sintonia tra noi tre.
Arrivati al dolce gli argomenti cambiano, complice anche l'abbondante vino bevuto.
Durante la cena non ha mai staccato il suo sguardo, spesso rivolto alla mia scollatura.
Ed io ho fatto la seduttrice senza ritegno provocando una inaspettata reazione di Luca, un misto di eccitazione e gelosia.
Paul, così si chiama il nostro ospite, si rivolge a Luca in un perfetto italiano.
"Complimenti per la scelta della tua assistente, sexy e intelligente, un mix esplosivo!"
Io arrossisco, comunque decisamente compiaciuta, Luca sorride, e se ne esce con una frase che mi toglie il fiato.
"Si.... Piena di doti! Ed alcune riservate a pochi..."
Pau si porta il bicchiere alla bocca, mi guarda in modo penetrante, Luca sembra soddisfatto dalla sua reazione, ha sicuramente capito.
Io deglutisco subito un po nervosa, poi mi passano nella mente mille pensieri osceni.
I miei maledetti capezzoli mi stanno di nuovo tradendo, sembrano calamite, attirano su di essi gli sguardi dei due porci.
Luca si alza, e rivolgendosi a Paul, ma guardando me negli occhi propone di continuare la serata e la firma del progetto direttamente nel nostro mini appartamento.
Ci alziamo scambiandoci sguardi di intesa, Paul ha un piccolo rigonfiamento che tradisce l'eccitazione.
Luca è impassibile. Io completamente bagnata tra le gambe.
Accettiamo di buon grado di salire in auto con Paul.
Il tragitto è silenzioso, quasi imbarazzante ma carico di erotismo.
Continua.....